Intervista juventina SeBa, Da vedere!

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juventinaXS
view post Posted on 3/1/2008, 13:16




Giovinco rilascia un'intervista e dice:

CITAZIONE
Lo incontri, lo guardi e ti rendi subito conto che davanti hai un ragazzo che farà strada. In verità lo immaginavo piu basso, forse perche me l’avevano descritto molto piu piccolo, invece “tiene botta” e dal vivo non sfigura.
Disponibilissimo, educato e molto modesto (lui conferma ndr.), caratteristiche sicuramente ereditate dai genitori, meridionali doc. Quando lo incontriamo ha appena concluso un test-match con la maglia dell’Empoli. Negli spogliatoi s’intrattiene a fare numerose foto con molti ragazzi delle giovanili. Sempre sorridente, sempre disponibile. Ci chiede 10 minuti per una veloce doccia e poi è tutto per J1897.com…


Allora, Sebastian o Seba?

Seba, Seba. A casa mi hanno sempre chiamato Seba, anche perché Sebastian è troppo lungo e cosi da piccolo era piu semplice bloccarmi se combinavo casini… (Ride)

Giovinco tipico cognome del…

Sud. I miei genitori sono entrambi meridionali. Mia mamma è calabrese di Catanzaro, mio padre invece è siciliano, precisamente di Palermo. Peraltro la mia è anche la tipica famiglia meridionale, numerosa e con tanti zii e cugini che spesso vengono a trovarmi qui ad Empoli.

Si parla di questa fede rossonera nella famiglia Giovinco, è vera?

Si Confermo. La mia famiglia è sempre stata milanista, ma ormai giocando per 14 anni nella Juventus, beh diciamo che la situazione è un po cambiata…

Sei cresciuto a Beinasco, quartiere di Torino vicino Mirafiori. Praticamente hai vissuto a pane, Torino e Juventus…

Si sono cresciuto praticamente con la maglia della Juventus addosso, dove ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile, peraltro sempre in compagnia di Claudio Marchisio, tranne un anno e mezzo in cui ho giocato in una società dell’hinterland torinese.

Nel settore giovanile della Juventus hai vinto praticamente tutto. Campionato, Coppa Italia, Supercoppa…Viareggio. Ecco, proprio con il torneo toscano hai forse un conto in sospeso, visto che l’hai vinto soltanto una volta e con un episodio particolare . Tu ‘87 eri stato aggregato al gruppo dei grandi proprio per le tue doti cristalline. In Finale incontrate il Genoa e tu sei in panchina. La Juve sta vincendo 2-0 e a venti minuti dalla fine Chiarenza ti da la possibilità di giocare. Nemmeno 10 minuti e Masiello (primavera bianconera ndr.) si fa cacciare fuori per una gomitata ad un avversario e il mister quindi ti sostituisce per sistemare l’assetto della squadra. Quello è stato forse il tuo primo approccio al calcio primavera. Che ricordi hai dell’episodio e del periodo in primavera.

(Ride). E’ vero, uscii dopo dieci minuti. Comunque a parte quell’episodio è stata una bellissima esperienza il mio rapporto con la primavera. Poi devo tantissimo al mister Chiarenza che mi ha fatto crescere tanto, senza dimenticare gli altri allenatori avuti nel mio percorso nelle giovanili. Maggiora con i Giovanissimi, Storgato negli Allievi e Schincaglia, con cui peraltro ho vinto il campionato Beretti. Si, ripensandoci il mio percorso nelle giovanli è stato veramente bello, bellissimo.

A proposito della Beretti…quest’anno ci gioca tuo fratello Giuseppe e dicono abbiate delle caratteristiche abbastanza simili

Si, deve solo migliorare il lato psicologico e potrà fare benissimo anche lui. Ne sono convinto.

Peraltro in un’intervista hai dichiarato che lo ritieni addirittura piu forte di te. Mentivi sennò ti avrebbe rubato i vestiti nell’armadio di casa?

No (Ride), ne sono assolutamente convinto. Come dicevo prima deve solo lavorare un pò sulla testa, togliersi tutte le paure, quelle cose che inevitabilmente ti frenano a livello mentale. Fatto quello credo proprio possa diventare un grande calciatore.

La mente ha quindi una percentuale rilevante nel calcio?

Sicuramente ha una percentuale molto alta, direi molto vicina a quella tecnica.

Da quando sei salito agli onori della cronaca si è discusso moltissimo sulla tua struttura fisica. E’ indubbio che la storia del calcio è piena di giocatori di bassa statura che venivano tartassati affinché aumentassero massa e peso muscolare in modo da essere più solidi anche a discapito di un briciolo di brillantezza e velocità. Ritieni sia anche questo il tuo futuro o pensi che fisicamente sei perfetto cosi come sei?

Penso sia normale adesso come adesso non essere forte fisicamente sopra. Ho 20 anni e sono alla prima stagione in serie A, penso però di cavarmela abbastanza bene anche sotto questo profilo.
In merito poi alle skill del singolo calciatore, credo non bisogni mai snaturare il modo e le caratteristiche di giocare di una persona, quando si possiedono determinate doti è giusto portarle avanti senza appunto snaturarle eccessivamente, naturalmente si puo e si deve migliorare su quello che ti manca, questa è la base per puntare al massimo.

Questa domanda te l’avranno fatta gia in molti, quindi togliamocela subito: il paragone con Lionel Messi. Hai dichiarato piu volte che l’argentino è il tuo giocatore preferito, ma che non vuoi in alcun modo essere paragonato a lui perche tu sei Sebastian Giovinco e basta.

La verità che è non mi piace essere paragonato a nessuno, perche poi ci sono troppe aspettative su di me e su quello che faccio in campo. Tra l’altro lui è un giocatore e io ne sono un altro. Come caratteristiche possiamo anche essere abbastanza simili, ma lui è un giocatore che fa tanti gol,un attaccante, io lo posso sembrare ma mi reputo molto di più un centrocampista.

A tal proposito, una cosa curiosa riscontrata nelle domande pervenuteci dai tifosi bianconeri è che tutti evidenziano la tua innata dote di altruismo e che tendi spesso a passare il pallone anche in situazioni che ti potrebbero vedere pericoloso per la conclusione a rete. Non pensi che in un calcio che punta sempre più spesso all’egoismo e all’evidenziazione del gol e della giocata del singolo per elevarlo in questo modo a personaggio commerciale, questa dote alla lunga ti possa in qualche modo penalizzare?

Si questo è vero. Calcisticamente non sono uno che fa tanti gol e su questo aspetto devo sicuramente migliorare, cercando magari di essere un pò più egoista, naturalmente quando ne ho l’opportunità e la situazione lo consente, anche perche alla fine credo di avere anche un buon tiro. Nella vita privata comunque mi ci ritrovo molto in questa cosa. Non mi piace farmi vedere molto, sono abbastanza riservato.

A proposito delle tue doti balistiche, sono state evidenziate ultimamente anche da Capello…

Capello insieme al mister Galbiati era uno che ci faceva lavorare molto sotto questo aspetto. Nelle sedute di allenamento ci faceva tirare molto in porta, e effettivamente allenandomi con loro e la prima squadra è un qualcosa su cui sono sicuramente migliorato.

Tra l’altro con Capello poi hai iniziato a vedere la prima squadra…

Si, oltre a giocarci contro quando andavamo a sfidarli con la primavera, spesso in allenamento il mister aggregava 2-3 di noi e mischiava le carte, quindi avevi anche la possibilità di giocare spesso insieme alla prima squadra e confrontarti e imparare direttamente da loro.

Di Calciopoli se ne è discusso tanto, tuttavia è indubbio che per voi ragazzi della primavera abbia rappresentato una sorta di “trampolino di lancio”…

Effettivamente da una disgrazia si è creato un qualcosa di diciamo positivo per noi giovani. Basti pensare che l’anno scorso di noi giovani, 8-9 giocatori hanno esordito nella prima squadra. Bianco, Marchisio, De ceglie, Venitucci, Lanzafame, io…

Nello spogliatoio della prima squadra che aria tirava?

Del clima durante e dopo calciopoli so ben poco, perché quando sono arrivato erano passati 5 mesi dall’inizio del campionato e la concentrazione e i pensieri erano tutti rivolti al campionato e alla lotta per la promozione in serie A. Voglio comunque sottolineare il modo in cui hanno accolto noi giovani in prima squadra, aiutandoci cosi moltissimo nel difficile passaggio con il calcio “dei grandi”. Insomma si sono tutti confermati campioni oltre che in campo anche nella vita privata.

L’esordio al Comunale contro il Bologna e l’assist per il 3-1 a Trezeguet. Sei partito praticamente dai pulcini e hai esordito in prima squadra in casa all’Olimpico. Quali ricordi hai?

Eh, l’esordio lo aspettavo da veramente tanto tempo ed è stato bellissimo poter esordire in casa davanti al nostro pubblico, peraltro essendo poi un protagonista di quella partita.

Hai però esordito a 20 anni, relativamente tardi rispetto ai parametri europei. Peraltro fosti un po la causa della diatriba Deschamps-Chiarenza, con il primo che si lamentava del fatto che un ragazzo delle tue doti fosse rimasto cosi a lungo nella Primavera. Come ti spieghi questo ritardo atavico italiano nel far esordire i giovani calciatori?

Una spiegazione sinceramente non riesco a darla. Sicuramente è fuori discussione che in Italia ci sia una politica diversa per il calcio giovanile. Qui da noi si è sempre cercato di far giocare più spesso un giocatore fatto e finito, mentre all’estero si da più la possibilità di esordire da subito, privilegiando appunto le qualità del giocatore a discapito della carta d’identità. Tuttavia qualcosa mi sembra stia cambiando, forse anche grazie alla maggior attenzione dei media al calcio primavera. Sky ad esempio trasmette da un paio di anni i match del calcio giovanile, e questo sicuramente un po aiuta tutto il movimento…

Tornado all’esordio contro il Bologna e a Trezeguet, proprio con quest’ultimo nelle poche volte che avete giocato insieme, avete dimostrato un’affinità sul campo notevole, peraltro lo stesso francese non smette mai di elogiarti pubblicamente. Guardando il lato tattico, che tipo di spalla preferisci, un finalizzatore d’area come appunto il francese, o piu un giocatore di manovra, diciamo alla Pozzi?

Beh ci sono i pro e i contro per ogni soluzione. Io comunque potessi scegliere preferirei giocare con due punte davanti a me, in modo da avere maggiore libertà, anche perché come dicevo prima non mi reputo un attaccante, ma molto di piu un trequartista o magari un esterno di un tridente in modo da inserirmi negli spazi

Guardando questa foto cosa ti passa per la testa?


Beh mi viene da dire soltanto che è semplicemente fantastico potersi allenare con un giocatore del genere. Peraltro non gli ho ancora fatto gli auguri per la nascita del figlio e glieli farò appena lo vedrò

Peraltro avete uno stile di calcio abbastanza simile…

Ti ringrazio, anche se lui mi sembra che abbia un po modificato nel tempo lo stile di battuta. Prima Alessandro si posizionava diversamente prima della battuta a rete, molto piu defilato, mentre adesso calcia in modo molto piu dritto, migliorando quindi la balistica.

A proposito, starai sicuramente seguendo la stagione della Juventus, come la vedi?

L’obiettivo è sicuramente la qualificazione in Champions, ma io non ho dubbi, vince lo scudetto!!!

E la stagione dell’Empoli? Avete avuto qualche problema ultimamente…

Si effettivamente il periodo non è stato facile, anche se ultimamente stiamo riuscendo ad ottenere qualche risultato. La situazione comunque era particolare anche perche l’Empoli non era abituato a giocare cosi tante partite a distanza ravvicinata, ma la vittoria ad esempio a San Siro un mesetto fa ci ha risollevato sicuramente un po il morale e ci ha dato fiducia...

Però l’eliminazione dalla Coppa Uefa credo bruci ancora…

Si molto, anche perché alla fine il passaggio del turno lo abbiamo perso noi soprattutto perchè in casa all’andata potevamo stravincere, e li non meritavamo assolutamente di perdere 3-0. Poi il gol annullato a Zurigo alla fine del primo tempo, le tante occasioni fallite tra andata e ritorno…beh è stato sicuramente un grande peccato anche se l’obiettivo della società era principalmente quello di fare bene in campionato.

A proposito del tuo approdo in Toscana, la cessione com’è avvenuta?. Detto sinceramente, ti sarebbe piaciuto restare in bianconero e giocarti le tue carte, o hai spinto anche tu per una cessione in prestito per fare esperienza?

Il passaggio in prestito è avvenuto proprio agli inizi della finestra del calciomercato, ed ho spinto anch’io, in assoluto accordo con la società per una cessione in prestito, soprattutto perche analizzando la situazione, poter giocare in questa Juve sarebbe stato effettivamente difficile. L’esperienza qui è un qualcosa di molto importante, mi sta aiutando a crescere, migliorarmi, insomma una scelta assolutamente felice.

E il passaggio fisico primavera-serie a? Hai parlato in una recente intervista dell’impatto con Maicon che ti ha fatto un po notare la differenza

Vabbè ma se non è fallo quello… (Ride). Sicuramente trovarsi un avversario di un metro e novanta non è semplice, ma credo dipenda tutto da come ci vai in contrasto, la chiave di tutto è principalmente quella.

Il tuo rapporto con Cagni, per molti ti sta utilizzando un po troppo a singhiozzo…

No non sono d’accordo.. Di 8 partite ne ho giocate 7, due dal primo minuto e per il resto spezzoni abbastanza cospicui di ogni incontro. Quindi alla fine le opportunità me le sta dando e sta facendo un ottimo lavoro. In campo poi è normale mi riprendi e mi sgridi, ma accetto tutto perche so che lo fa per farmi crescere.

A proposito della tua posizione in campo, ultimamente hai dichiarato che preferiresti essere lasciato un po piu libero da compiti tattici…

Su questa cosa forse si è giocato un po troppo. Per quanto mi riguarda non mi va di creare discussioni inutili e problemi, perche mi va bene giocare in qualsiasi ruolo, basta avere l’opportunità di scendere in campo…

A parte Cagni e Ranieri, c’è un allenatore in Italia e in Europa da cui ti piacerebbe essere allenato?

Mhmhmh…direi con tutti quelli che giocano con il trequartista! (Ride)

E’ fuori discussione però che in Italia siano rimasti in pochi a giocare con il trequartista puro, non credi che questo alla lunga ti possa penalizzare, come successo ad esempio a grandi giocatori come Baggio o Zola?

Beh alla fine credo dipenda sempre da te stesso e dalla bravura che hai nel cogliere le occasioni e dimostrare di poter giocare, anche perche alla fine un allenatore valuta sempre la soluzione ideale per far esprimere nel modo migliore la squadra e i singoli, quindi dipende tutto da stesso e da quello che riesci a dimostrare sul campo.

Tornando al calcio giocato, il primo gol in serie A contro il Palermo, peraltro decisivo, credo rappresenti sicuramente il momento piu bello della tua carriera fino ad oggi…

Beh lo si è visto anche dall’esultanza, no? È comunque un’emozione che non si puo descrivere, non spiegabile a parole. Ti senti in cima al mondo, una sensazione unica…

A parte il calciatore cosa ti sarebbe piaciuto fare?

L’operaio come mio padre, anche perché in verità con la scuola non ci andavo particolarmente d’accordo...

Oltre al calcio, le tue passioni?

Quello di ogni ragazzo, uscire con gli amici, divertirsi, naturalmente con dei limiti. Poi tanta tv e playstation…

Musica?

Si moltissima e di tutti i generi. Straniera, Italiana…e napoletana (qui è il sottoscritto che ride ndr), anche perche ho molto cugini che stanno spesso a Napoli e quindi il dialetto campano lo conosco abbastanza bene.

Cucina e piatto preferito? Con mamma calabrese poi…

Assolutamente. Si mangia tanto, anche perche mio padre è un bravissimo cuoco e quindi in questo sono veramente fortunato. Piatto preferito poi sicuramente la pasta al forno con le verdure, una cosa che nemmeno te lo dico quanto è buona…

Questa domanda, molto curiosa, arriva direttamente dalla Russia: scegli tra donne, pizza e calcio…

Dai è una scelta impossibile. Comunque scelgo tutte e tre, senza discussioni. (Ride).

Le ragazze del forum vogliono sapere se sei fidanzato...

Cos'è questa domanda? no comment, andiamo avanti va che è meglio (Ride)

A proposito di domande aut-aut…Lato A o lato B?

Mhmhmhm bel quesito (Ride). Lato A, alla fine guardi prima il viso. Anche se riflettendoci il lato B è decisamente meglio…

Canalis – Bellucci?

La Monica, la Monica tutta la vita.

Mughini o Abantantuono (vediamo se lo si è derossonerizzato ndr.)

No dai sono simpatici tutti e due…

Caressa o Marianella?

Caressa.

Zeman o Agroppi?

Ehm, Agroppi proprio non lo conosco, comunque qui passo volentieri…

Prima di concludere l’intervista, c’è un famoso giornalista statunitense che fa concludere le sue interviste invitando l’intervistato a scriversi una sorta di lettera con la mission per il futuro. Al Sebastian uomo quali obiettivi vuoi porre?

Prima di tutto aiutare la mia famiglia, e poi sicuramente dare una mano a chi ne ha veramente bisogno.

E al Seba calciatore, quale mission dai, qual è il tuo sogno?

Tornare alla Juventus, facile!


Ok Seba, ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso e ti auguro una carriera fantastica perche te la meriti tutta. Vuoi fare soltanto un saluto a tutti gli utenti di J1897.com e a tutti i tifosi bianconeri?

Assolutamente. Saluto tutti gli utenti del forum e li ringrazio per le gli attestati di stima e le centinaia di messaggi e domande che mi avete inviato. E’ davvero molto bello ricevere tutto questo affetto e spero davvero di poterlo ricambiare molto presto. Un grande abbraccio.
Seba21.

Riferimenti: J1897.com
 
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Francesco1897
view post Posted on 3/1/2008, 15:08




Bella grz!
 
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ileniuccia01
view post Posted on 22/4/2013, 18:16




bellissima :=
 
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2 replies since 3/1/2008, 13:16   154 views
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