Seba e lo scudetto

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martyna91
icon12  view post Posted on 21/7/2008, 15:36




Il talento bianconero sfida la concorrenza e chiede per la Juve il profilo alto
Giovinco si prenota «Io per lo scudetto»
«Ranieri ha avuto chi voleva: crederci è doveroso»
«Già un anno fa molti candidavano i bianconeri al titolo, a maggior ragione è giusto farlo adesso.
La concorrenza non mi spaventa: saprò ritagliarmi il mio spazio»

ELVIRA ERBI’
NELL’ATTACCO atomico della nuova Juve troverà spazio la Formica Atomica? Bah, dipenderà molto dalla scissione ranieriana. Uno di qui, uno di là, nel ballo delle coppie sul fronte avanzato, Sebastian Giovinco proverà a proporsi, insinuarsi, adattarsi, mimetizzarsi, segnalarsi. Bisogna possedere spalle larghe per una simile responsabilità, ma il baby di ritorno va oltre i centimetri e la stazza che non c’è. Si affida ai piedi e alla testa, per fare la differenza. D’altronde, con un’accelerata si possono superare i marcatori più stretti e con un tocco delicato si può mettere a sedere anche il portiere più bravo che c’è. Semplice a dirsi....

NELLA MISCHIA Impegnato con l’Olimpica di Pierluigi Casiraghi nelle sedute che preparano i muscoli in vista di Pechino, Seba suda e fatica, riflette e sdogana il pensiero. Figuratevi se può soffrire Alex Del Piero e Amauri,
Vincenzo Iaquinta e David Trezeguet. Non è da lui. Il rispetto e l’ammirazione per i big, naturalmente, vengono prima di tutto. Poi, però, esce l’orgoglio del ragazzo che sa il fatto suo, che ha mezzi e potenzialità, che vuole confrontarsi con i più forti per entrare dalla porta principale: prego, si accomodi, genio d’Italia.

ESAME E allora ecco la prova del nove, per il carattere e per l’ambizione. « La numerosa concorrenza che troverò in attacco alla Juventus non mi spaventa. Giocare con tanti campioni sarà un piacere e sono sicuro che saprò ritagliarmi il mio spazio » . La Formica Atomica,
passo dopo passo, mette assieme il carburante per il fisico e per l’entusiasmo, operosa e industriosa come vuole la tradizione.

IL MERCATO A Coverciano, dove è in ritiro, Seba lancia segnali precisi, che non cadono nel vuoto e già accendono d’entusiasmo i tifosi che per il piccolo idolo stravedono. Non disdegna neppure un’analisi acritica del mercato. Non appartiene al club dei delusi, Giovinco. E neppure è geloso di Ronaldinho e della sua popolarità. Sotto la Mole, e lui lo sa benissimo, spesso si bada al sodo, con l’obiettivo di vincere, non di cercare pubblicità estiva fine a se stessa. « Alla Juventus si sono fatti acquisti giusti e mirati - le parole nella consueta conferenza stampa post- allenamento -. Il tecnico sapeva chi voleva in squadra e la società lo ha soddisfatto » . Così si spiega per l’ennesima volta l’arrivo di Christian Poulsen e non quello di Xabi Alonso in bianconero. Concretezza e solidità per il camaleonte juventino. Trasformazione globale, si parte.
AL VERTICE Se poi si passa al gioco dei pronostici, Giovinco non mette freni alle previsioni e candida la Signora per un posto al sole anche quando fuori sarà tempesta. « Già l’anno scorso accreditavano la Juventus in lotta per lo scudetto, quindi non vedo perché anche la prossima stagione la mia futura squadra non debba essere inserita per la vittoria finale » . Inter, Milan, Roma e Fiorentina sono avvisate. D’altronde, se l’obiettivo è migliorarsi, non c’è altra via d’uscita: dopo il terzo posto, bisogna andare a caccia del primato, della terza stella da issare sul petto, con orgoglio e con fierezza.

TRAGUARDO Scudetto, quindi, è un termine sdoganato senza paura. Non è questione di incoscienza ma di voglia matta di affermarsi là dove giocano solo i grandi per sognare in grande. Un’avventura in serie B con la maglia del cuore, un’altra a Empoli in A per maturare e adesso eccoci al dunque: Formica Atomica,
batti un colpo, anzi due, anzi tre...
L’ORO Nel frattempo, gita non prettamente turistica nella Cina sconfinata, per i Giochi che promettono scintille, vista la presenza di gente come Ronaldinho, Messi, Pato, il meglio del meglio mondiale nei cinque cerchi. « E noi puntiamo all’oro. Ci chiamiamo Italia e quindi dobbiamo essere una squadra che deve puntare sempre al massimo obiettivo. Brasile e Argentina sono squadre indubbiamente forti - la conclusione in stile Giovinco -, ma noi rispondiamo con il gruppo » . Dove le stelle si mettono al servizio del collettivo e il collettivo aiuterà a far brillare le stelle. E chissà che il cielo sopra Pechino non si scopra azzurro. Smog permettendo.


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