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| TORINO, 14 gennaio - Si va avanti con Ferrara e la vittoria di ieri sera, pur aiutando, non è stata determinante. Perché il tecnico bianconero sarebbe rimasto in panchina anche in caso di sconfitta. Decisione di Jean Claude Blanc, presa al termine di una full immersion di tre giorni nella crisi juventina culminata con la cena insieme ai giocatori. Martedì sera in ritiro, è definitivamente maturata la scelta della continuità, dopo che i senatori bianconeri hanno fatto capire a Blanc che si assumevano la responsabilità di una parte della crisi, ma non avevano intenzione di assumersi quella del siluramento di Ferrara.
LA TESI DI BLANC - Si va avanti con Ferrara, anche perché al momento non sembrano esserci delle alternative. Nel senso che i dirigenti (Blanc, Bettega e Secco) non hanno contattato direttamente nessuno. Né Hiddink (avvicinato da intermediari), né nessuno degli altri nomi circolati freneticamente in questi ultimi giorni. Nel lunghissimo Consiglio d’Amministrazione straordinario di ieri, Blanc ha spiegato così la decisione: un mese fa abbiamo cambiato la struttura societaria, inserendo una figura con specifiche competenze (Roberto Bettega, che nell’occasione è stato presentato al Consiglio) e questa è per noi la mossa per ribaltare la crisi, esonerare l’allenatore ora sarebbe un po’ come rinnegare questa decisione. Il Consiglio ha preso atto e in
da tuttosport
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