| TORINO, 8 febbraio - La crisi continua, la delusione cresce, ma la fede resta intatta. È un brutto momento per la Juventus e il popolo bianconero tutto. Impossibile non interrogarsi sull’involuzione degli ultimi mesi. Meglio analizzare la situazione, individuare i difetti, trovare possibili soluzioni. Ci abbiamo provato con il ministro Altero Matteoli, Evelina Christillin, Marco Travaglio, Martina Colombari, Massimo Giletti e Francesco Salvi. Tutti juventini illustri, tutti attaccati alle sorti della Vecchia Signora.
ALTERO MATTEOLI - «C’è poco da dire e molto da soffrire, purtroppo. Ero a Livorno e non è stato un bello spettacolo. Ma in questo momento di grande crisi, mi sento di fare solo un appello ai tifosi: la situazione è molto grave, non vale la pena contestare ora, stringiamoci intorno alla squadra e facciamo i conti a giugno».
EVELINA CHRISTILLIN - «Neanche ai tempi di Maifredi eravamo così depressi. Noi tifosi comunque non perdiamo la fede. Colpa dei dirigenti? Evidentemente hanno delle responsabilità anche loro, come i giocatori. Stimo Blanc, che è un grandissimo manager. Però con tutto il rispetto per lo sci, il ciclismo e il tennis, il calcio italiano e la Juve sono un’altra cosa».
MARCO TRAVAGLIO - «Pensare che Bettega e Zaccheroni sarebbero bastati per superare la crisi fa un po’ ridere. In estate si è sbagliata la campagna acquisti e la scelta dell’allenatore. Ma, visti i risultati, qualcuno dovrà anche chiederne conto a Jean Claude Blanc: visti i pieni poteri, le sue responsabilità sono indubbie. Tutto è stato voluto da lui».
MARTINA COLOMBARI - «Responsabilità della crisi? Sono un po’ di tutti. Perché una squadra funzioni ci vogliono tanti ingredienti. Sono fiduciosa, io mi aggrappo soprattutto a due campioni come Buffon e Del Piero».
MASSIMO GILETTI - «Mi sembra che in generale si parli troppo. Un esempio? Diego è dieci domeniche che ripete le stesse frasi, ovvero “ci parleremo tra di noi per capire i problemi”. Invece di parlare, comincino a pedalare e correre di più».
FRANCESCO SALVI - «Quella che ha più responsabilità è la dirigenza, Bettega compreso: non dimentichiamo che la prima campagna acquisti dopo Calciopoli, quella di Tiago e Andrade, è stata diretta da lui».
da tuttosport..
P.S. lo dicono anche loro..
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